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giovedì 18 novembre 2010

Guerra tra mafie

Finalmente una bella trasmissione pulita in Rai! Vieni via con me fa risorgere  la speranza di un risveglio nazionale, circa 10 milioni di  ascolti sono …una  bellezza per un’espressione chiara ed inequivocabile di amore per la verità e per la laicità.
Essere cristiani nella laicità è molto meglio che essere credenti in un modello istituzionalizzato  delle gerarchie ecclesiastiche.
Negare le esequie religiose a uomini come quelli di cui è stata raccontata  la storia da Saviano, significa allontanare dalla fiducia nell’etica cattolica molte persone ormai deluse da una Chiesa che tradisce il messaggio del Vangelo che sostiene di voler annunciare.
Papa Ratzinger poi è molto più credibile quando parla di economia mondiale che non quando parla di etica cattolica ormai chiusa ad ogni apertura sui temi scottanti della modernità.

Per quanto riguarda il primo monologo Saviano non poteva essere più  chiaro e preciso. Abbiamo molteplici fonti giornalistiche e giudiziarie nel passato immediato e anche in quello un po’ più lontano, che testimoniano un allargarsi della mafia al nord e in particolare della ndrangheta nel milanese. Nessuno si era ribellato a queste notizie  ma al momento in cui Saviano riferisce questi dati la  Lega si sente offesa e nella persona di Maroni bolla come infami le cosiddette insinuazioni dello scrittore.
Mi domando: come può essere che una bella fetta del PIL nazionale deriva dalle attività della mafia e che questi non cerchino di coinvolgere  i più potenti politici locali ai loro interessi per quanto riguarda appalti di lavori pubblici? E non è la Lega a predominare nella cosiddetta Padania?  E basta solo l’avvertimento : -State attenti alla ndrangheta perché quelli ci provano- a far saltare i nervi al Premier ?
Già da tempo Silvio Berlusconi strillava al danno di chi fa conoscere i meccanismi delle mafie a un vasto pubblico ed era critico verso l’opera letteraria di Saviano. Il 9 Aprile dopo la prima puntata di Vieni via con me, Davide Giacaloni scriveva sul Tempo: “Che tristezza l’arringa dello scrittore!” e “ Saviano non ha avuto il coraggio della chiarezza” (Coraggio(!)) e oggi constatiamo che al premier sono saltati i nervi al punto di spingere il Ministro degli interni a parlare di infamia.
Così mi domando: Saviano non sta dalla parte dell’Italia? E perché tanta intolleranza da parte del centro-destra che anzi potrebbe trarre vantaggio dal manifestare stima e solidarietà a questo valente scrittore?
Perché lasciare al centro-sinistra l’onore di difenderlo dalle accuse di infamia lanciate dal ministro Maroni? Avvengono cose così strane che non so più che pensare…

A poche ore dopo aver scritto quanto sopra vi è stata la cattura del boss numero uno dei Casalesi e in Exit ieri sera abbiamo visto  testimonianze e video che  documentano la ramificazione della ndrangheta in Lombardia includendo una molteplicità di piccoli centri attorno a Milano e in particolare Desio. Non so se il ministro arriverà a scusarsi con Saviano, ma probabilmente gli argomenti si raffredderanno come d’incanto. Ciò però non mi esime dall’esporre un mio dubbio…

Siamo abituati a grandi autoriconoscimenti degli esponenti di centro-destra ogni qual volta vi è un successo nei confronti della mafia, o per la cattura di latitanti o per la messa in sequestro di ingenti patrimoni e beni finanziari sottratti a cosa nostra.  Si pensa che le Forze dell’ordine e le Procure fanno solo il loro dovere mentre i grandi meriti delle operazioni spettino all’attuale Governo, capace di ripulire l’Italia dalle mafie. 
Vorrei capire che cosa fanno per raggiungere quei successi. 
Capirei se si potesse affermare: L’attuale governo, a differenza di altri precedenti, ha saputo dotare le Procure, nonché Polizie e Carabinieri di strumenti e mezzi atti a potenziare il lavoro di ricerca e stanamento dei latitanti mafiosi. Non è così: Sono proprio loro quelli che hanno subito tagli nella legge di stabilità, che a  volte non hanno la benzina per far circolare le auto, che devono scendere in piazza per lamentare i trattamenti economici insufficienti, e sono le Procure ad avere problemi per insufficienza del personale e spesso inidoneità di mezzi tecnici a disposizione. Inoltre continua ad esservi il rischio che passi la legge per una una drastica limitazione delle intercettazioni. Abbiamo sentito che è stato proprio grazie alle intercettazioni  telefoniche dei familiari del boss che si è potuto arrivare al suo nascondiglio.
E allora? Quali sono i meriti di questo Governo? Ho sentito da una parte leghista in Omnibus affermare che dal momento che il ministro Maroni è della Lega e non è al suo posto per i voti del sud, ha le mani libere per agire. Ma che vuol dire!?  Forse che per combattere efficacemente la ndrangheta in Lombardia dovremmo avere un ministro di una Lega Sud, che non si aspetta i voti dal Nord?


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