Il Ministro Maroni ha dato conto esaurientemente dell’indagine che ha fatto sull’operato della Questura di Milano. Ne ha parlato davanti alla Camera e anche davanti al Senato.
Assolti tutti gli organi della Polizia di Stato per aver svolto bene tutte le procedure necessarie inerenti al caso di una minorenne che era stata fermata in Questura e per non essere stati influenzati dalle telefonate del Presidente del Consiglio che voleva semplicemente essere informato della sorte finale di quella ragazza, che non avrebbe dovuto comunque essere trattenuta in Questura, ma consegnata in affido alla Consigliera Regionale Minelli, che era già in via Fatebenefratelli ad aspettare la piccola. Anche la Procura di Milano era informata.
Tutto regolare quindi e pagina chiusa sul caso Ruby. E invece no!
Interviene Anna Maria Fiorilli, PM dei minori, figura essenziale in tutta la vicenda, perché direttamente responsabile delle decisioni relative ai minorenni, che smentisce Maroni e dice che non è vero che lei fosse d’accordo nel consegnare la ragazzina alla Minelli. La sua disposizione era stata di trattenerla in Questura e poi consegnarla ad una Comunità Assistita visto che in precedenza era già scappata diverse volte da Case famiglia.
Si è vista con molta evidenza in televisione l’intervista durante la quale la Fiorilli , indignata per l’accaduto , protestava di volere la verità sul caso, facendo notare che all’inizio della sua carriera c’era stato un giuramento che non voleva assolutamente violare e quindi avrebbe portato il caso davanti al CSM.
Per inciso il Consiglio Superiore della Magistratura avrà abbastanza lavoro in questi ultimi tempi, fra questo caso, la legge sul legittimo impedimento per Berlusconi, da valutare il 14 dicembre, la valutazione delle accuse del premier nei confronti della magistratura documentata dalle sue stesse parole:
"... chiedere una commissione parlamentare che faccia nomi e cognomi e dire se, come io credo, c'e' un'associazione a delinquere nella magistratura. Questo e' il grave problema che incombe sulla politica e sul nostro Paese. Sono disperato -confessa poi il premier- tutte le volte che c'e' un processo che mi riguarda mi danno dell'impunito... invece nessuno dei fatti che mi viene contestato, nessuno, nemmeno uno, e' vero. Quando accendo la tv la sera per me e' una cosa devastante. Poi, asesso, e anche ricominciato Annozero che e' senza contraddittorio".

Da : http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Berlusconi-contro-la-magistratura-Serve-commissione-dinchiesta_311042630256.html

Da : http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Berlusconi-contro-la-magistratura-Serve-commissione-dinchiesta_311042630256.html
Tornando al caso Maroni, mi chiedo perché il giuramento di un magistrato dovrebbe valere di più del giuramento di un Ministro? Perché anche Maroni non dovrebbe sentirsi vincolato al sacro valore della verità?
Se tutto questo fosse verificato, sarebbe bruttissimo, vorrebbe dire che tutte le cose considerate positive, fatte da questo governo in materia di sicurezza nella persona di Roberto Maroni potrebbero essere basate su assunti non veri, e che se ancora fosse in piedi questo Governo alla delibera del CSM, il Ministro Maroni dovrebbe dimettersi, ancor più velocemente del Ministro Bondi che in fondo non ha fatto che sottovalutare pesanti rischi idrogeologici.
Ah! Silvio! Quanto ci costi! Uno come te non avremmo potuto permettercelo.
Se dovessimo quantificare i tempi dedicati da tanti organi statali, tanta magistratura, tanto parlamento, tante energie nazionali, per difenderti dai processi, difenderti dai giornalisti, difenderti da tutto. Per giustificare tante spese, avremmo dovuto vedere un’Italia rivoltata come un calzino , un miracolo unico che solo da te ci si poteva aspettare, di fare le riforme nell’interesse del popolo, lasciando da parte il tuo “particolare”, lasciarci ora un’Italia rinnovata e perfettamente capace di camminare con le sue gambe.
Il tuo bilancio comunque è molto positivo, dal tuo punto di vista.
Al momento della tua discesa in campo correva voce che il tuo business in generale fosse in pericolo, molti investimenti lavoravano in perdita, in particolare Mediaset aveva bisogno di un colpo d’ala, e bisogna ammettere che in questi sedici anni hai lavorato veramente bene. Sei uno degli uomini più ricchi d’Italia, o forse il primo, non ricordo, hai lavorato in modo disumano per aumentare questo patrimonio e far sì che i tuoi figli potessero godere tranquillamente i frutti del tuo lavoro, anche le ex mogli se la passano bene, grazie al fatto che sei un uomo molto ricco e, finalmente libero sentimentalmente da qualche anno, puoi dedicarti a quelle venti case di cui hai solo il dilemma della scelta. Noi abbiamo visto solo uno sprazzo di luce immobiliare in villa Certosa e in Antigua, luoghi assieme ad Arcore dove poterti ritemprare lo spirito con amiche giovani e belle, esteticamente perfette per fare da degna cornice a un ambiente dove il tuo protagonismo diventi garanzia di buon governo.
Si, ci sei costato tanto, il noi si riferisce a tutto il popolo italiano, anche se c’è un supercosto per il Popolo della Libertà che spesso ha dovuto difenderti con la bocca mentre il cuore era avvelenato di rabbia, e tutto quest’amaro covava dentro, mentre una parte di quel popolo è emerso quale punta dell’iceberg, vedi Gianfranco Fini e i suoi “quattro gatti”.
Chissà Maroni?
Chissà Maroni?
Chissà Maroni?
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