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martedì 9 novembre 2010

Berlusconi: leader o zombie?

Al centrodestra si vuole a tutti  i costi immaginare un inattaccabile leader di per sé pulito, ma  infangato da indegni avversari. Così Della Russa pochi giorni fa diceva che non è vero che Silvio Berlusconi abbia a che fare con ragazze facili, e ieri la Carfagna diceva di non credere che Berlusconi abbia a che fare con delle escort.
Sicuramente una parte del PDL, quella che sta zitta, comincerà ad essere imbarazzata per le dichiarazioni bugiarde di quelli che presentano la faccia televisiva al loro popolo.
Silvio Berlusconi aveva di fatto aumentato il consenso a giudicare dai sondaggi, grazie al fatto che i riflettori erano puntati su di lui e buona parte di gente disinformata da TG orientati a una linea governativa soft, era pronta a capire e a perdonare le sue debolezze nel privato. Che quelle bugie vadano a contraddire anche le oneste e impavide dichiarazioni dello stesso leader denotano un imbarazzo che sta diventando debolezza.

Dal momento che la CEI dichiara che il governo sta galleggiando e quindi è come un relitto in balia delle onde, possiamo prendere atto che questo governo è finito. Sappiamo che la parola del Vaticano è sempre molto importante in Italia e, pur in assenza di un partito cattolico, il potere non può prescindere dal consenso episcopale.
Inoltre la preoccupazione manifestata dal Cardinale Bagnasco riguarda anche le perplessità per le sopite aspettative secessioniste di una parte del nord che potrebbero portare a un federalismo non solidale.
Tutto questo congiuntamente al gioco finiano di una crisi a lento decorso , ci sta portando allegramente verso la dissoluzione di tutto.
Le preoccupazioni del Capo dello Stato sono più che fondate se pensiamo cosa può significare finire con la pancia per aria, mentre la speculazione finanziaria internazionale potrebbe approfittare di questa debolezza per scatenare una crisi tipo Grecia in Italia.
In tutto questo frangente Silvio Berlusconi da baldanzoso protagonista che era prima della convention, sembra risentire di tutti gli autogol subiti da se stesso, ridotto a zombie incompreso nelle mani di Bossi.
Costui dice:
-andiamo avanti fino a dicembre-,
-si , andiamo avanti fino a dicembre,
-Qualunque problema si risolve con il federalismo, quindi è questa la priorità-,
-si, va bene, è questa la priorità.
Perché Bossi deve fare la parte dello zio buono e mantenere nell'isolamento il
Premier?
Non sarebbe stato meglio che il Presidente del Consiglio si fosse recato al Quirinale, non per dare le dimissioni come proposto da Fini, ma per avere uno scambio costruttivo ad alto livello sulle possibilità di andare avanti per il miglior bene del paese?
Mi sembra molto spiacevole che l'Organo fondamentale della Reepubblica Italiana sia tenuto in disparte come un terzo incomodo, invece che approfittare non dico dell'esperienza di Giorgio Napolitano che pur c'è in alto grado, ma del suo stesso ruolo alla luce della Costituzione.
Ma si sa, non a tutti piace la Costituzione , a qualcuno piacerebbe una Repubblica "fai da te", che prescinda dal passato tutto da buttare come acqua sporca, senza curarsi del fatto che il bambino è ancora lì che vuol essere salvato.
La Democrazia dev'essere salvata, non si può più affidarsi a qualcuno che faccia tutto lui. Svegliamoci, diamo ognuno il proprio contributo nell'ambito del possibile e della propria fede politica, perché questo gruppo etnico europeo formato da italiani, continui ad essere una Nazione, anzi lo diventi con più orgoglio di prima.

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