Visualizzazioni totali

sabato 13 novembre 2010

Durare, durare sempre…


Questo è il principio base a cui di ispirano i politici quando hanno il potere, o perché sono titolari di una poltrona in parlamento o perché hanno un qualsivoglia incarico redditizio, la parola d’ordine è quella: durare.
Ci sono quelli che vogliono durare per mungere “la mucca” fino in fondo, mentre ci sono quelli che vogliono durare per conservare e aumentare il potere. Il potere è una moneta di grande valore, convertibile  in denaro cartaceo e anche in altre forme di benefici.
In una scorsa edizione di Report su Rai3  si parlava della posizione double face di Tremonti che come ministro combatte l’evasione fiscale e come tributarista aiuta chi dispone di molto denaro a trovare soluzioni eleganti per pagare meno tasse rispetto ad altri sprovveduti che pagano fino all’ultimo centesimo.
Nessun commento dunque. Nessuna legge gli impedisce di fare quel che fa e non c’è il minimo profilo di reato. Per cui non solo non è contestabile la sua doppia funzione, ma è doppiamente ammirato e rispettato per le sue elevate capacità politiche ed economiche.
Non ci possiamo meravigliare se anche lui vuole durare, come del resto vuole durare il Presidente del Consiglio.
Una sciagurata omissione del sistema legislativo è quello di una legge che regoli il conflitto d’interessi. Così si vede profilarsi in uno scenario futuro un premier Marina Berlusconi. Come se non bastassero i conflitti d’interessi mirabilmente gestiti dal padre, ora colei che è la donna più potente d’Italia, 33sima nel mondo, Presidente di Fininvest e del Gruppo Mondadori, dovrebbe passare alla leadership sostenuta da Nuova Forza Italia. Dopo Silvio, naturalmente. Durare sempre. 





Nessun commento:

Posta un commento