Ah! Silvio! Quanto ci costi! Uno come te non avremmo potuto permettercelo.
Se dovessimo quantificare in euro di prelievi fiscali i tempi dedicati da tanti organi statali, tanta magistratura, tanto parlamento, tante energie nazionali, per difenderti dai processi, difenderti dai giornalisti, difenderti da tutto. Per giustificare tante spese, avremmo voluto vedere un’Italia rivoltata come un calzino , un miracolo unico che solo da te ci si poteva aspettare, di fare le riforme nell’interesse del popolo, lasciando da parte il tuo “particolare”, lasciarci ora un’Italia rinnovata e perfettamente capace di camminare con le sue gambe.
Il tuo bilancio comunque è molto positivo, dal tuo punto di vista.
Al momento della tua discesa in campo correva voce che il tuo business in generale fosse in pericolo, molti investimenti lavoravano in perdita, in particolare Mediaset aveva bisogno di un colpo d’ala, e bisogna ammettere che in questi sedici anni hai lavorato veramente bene. Sei uno degli uomini più ricchi d’Italia, o forse il primo, hai lavorato in modo disumano per aumentare questo patrimonio e far sì che i tuoi figli potessero godere tranquillamente i frutti del tuo lavoro, anche le ex mogli se la passano bene, grazie al fatto che sei un uomo molto ricco.
Finalmente libero sentimentalmente puoi dedicarti a quelle venti case fra le quali hai solo il dilemma della scelta.
Finalmente libero sentimentalmente puoi dedicarti a quelle venti case fra le quali hai solo il dilemma della scelta.
Noi abbiamo visto solo uno sprazzo di luce regale, e parte ce l'hai fatta immaginare, in villa Certosa e in Antigua, luoghi assieme ad Arcore dove puoi ritemprare lo spirito con amiche giovani e belle, esteticamente perfette per fare da degna cornice a un ambiente dove il tuo protagonismo diventi garanzia di buon governo.
Si, ci sei costato tanto, il noi si riferisce a tutto il popolo italiano, anche se c’è un supercosto per il Popolo della Libertà che spesso ha dovuto difenderti con la bocca mentre il cuore era avvelenato di rabbia, e tutto quest’amaro covava dentro, mentre una parte di quel popolo è emerso quale punta dell’iceberg, vedi Gianfranco Fini e i suoi “quattro gatti”.
Nessun commento:
Posta un commento