Buongiorno a tutti, e ben ritrovati. Un paio di mesi in
Myanmar , ma anche un paio d’anni dopo il ritorno per riorganizzare la mia
vita, dopo che sono qua con la mia compagna birmana e i suoi due figli che
dovrebbero diventare figli della nuova Italia.
Ci credo ancora a questa nuova Italia, nonostante il decorso
sia molto lento e difficile. Quanto abbiamo parlato su questo blog delle
telenovele berlusconiane , il bunga bunga , le olgettine, le feste di Arcore,
ma siamo stati ingannati!
La nostra attenzione era focalizzata su queste cose,
piuttosto che sulla crisi economica crescente che stava per divorare
irrimediabilmente la nostra economia.
Se ne accorse il Berlusconi, che piuttosto che rischiare la
perdita del suo impero economico con la nave Italia che stava per andare a
fondo, mollava tutto sperando che un governo di tecnici rimediasse a tutti gli
errori fatti nel passato nel giro di un anno, prima delle elezioni.
Potevamo giustamente aspettarci che Berlusconi decidesse di
ritirarsi dall’agone politico e che Monti dopo aver assolto nel migliore
possibile dei modi il suo ruolo di chirurgo, si facesse da parte lasciando lo
spazio a Bersani per un’ alternanza quasi sicura.
E invece no. Ma che avrà quest’Italia per attirare così
tanto la voglia di governarla?
Monti corre per essere il primo e dar luogo a un Monti bis,
questa volta politico, Berlusconi randella Monti facendolo passare per un
guastatore, nel frattempo illude se stesso e gli altri di poter ricostituire la
maggioranza del 2008, a
costo di rimescolarsi con la lega, a costo di accontentarsi del dicastero dell’economia,
che dice essere più importante anche del ruolo di Presidente.
Eh si, quel ruolo era importante per le leggi ad personam,
acqua passata ormai, le “giudichesse femministe comuniste” gli possono dare
fastidio solo su un piano privato tipo 200000 euro al giorno
come assegno di divorzio per la ex moglie Veronica Lario.
(Veramente si era parlato di 3 milioni al mese. Ma!). E i movimenti? Emergono come funghi d’autunno
in un rimescolamento continuo.
E quindi? Ormai sul PDL c’è poco da dire, non è un partito
che possa promettere una crescita per l’Italia, lo abbiamo visto, si spera che
gli elettori non si lascino più ingannare dalle bugie sostenute con incredibile
faccia tosta… Ma ci ritorneremo.
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