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sabato 5 febbraio 2011

In partenza per il Myanmar...



Cari amici, per un paio di mesi non troverete articoletti sul mio blog perché sto per partire per un lungo viaggio. Penso che mi farò vivo dalla Thailandia o dal Myanmar, ma non potrò stare col fiato sul collo della politica italiana. Spero che in questi due mesi si possa ritrovare una logica conclusione alle assurdità che stiamo vivendo e che una botta di orgoglio personale e sociale ci faccia ritornare sul sentiero della democrazia vera che è anche partecipazione quotidiana alla cosa pubblica. Buon risveglio ai sudditi che potranno accorgersi di poter passare dalla sudditanza alla competenza e rendersi conto che è nel diritto di tutti noi controllare le persone che abbiamo delegato ai compiti di governo a costo di lacrime e sangue.  Spero che l’opposizione, qualunque essa sia in futuro, si metta in grado di controllare l’operato delle forze governative, senza dover aspettare che siano i magistrati a lavare le manine di chi sbaglia.
Infatti mi chiedo dov’era Bersani mentre ad Arcore e palazzo Grazioli si facevano cose contrarie all’etica che oggi viene pubblicamente riconosciuta? Perché abbiamo dovuto aspettare che Berlusconi mettesse il piede sulla buccia di banana di Ruby e che la magistratura di conseguenza si muovesse, anziché stigmatizzare subito e portare alla luce tutto quello che oggi viene sventolato come negativo dalle sinistre? Se questi due anni non avessero portato a un indizio di reato, andremmo avanti così per altri due anni?
E poi vorrei essere governato da una maggioranza onesta, capace di accettare la verità e di trarne le conseguenze.
L’obbiettivo non è la sopravvivenza di una parte politica, ma il progresso reale, economico e culturale, di un Paese, il nostro, che ha tutte le caratteristiche positive per un vero percorso di guarigione.
A presto!

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