Ok, tutto sommato sono contento di questa campagna
elettorale!
Infatti sono convinto che l’importante di queste elezioni
sia battere Berlusconi e lasciare lo spazio agli altri partiti che sia di destra che di sinistra non presentano anomalie
e considerano positivo il fatto di vivere in un paese democratico.
Noto infatti con piacere (sic!) che l’ex Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi si rivela sempre più per quello che è: anti democratico e
anticostituzionale.
Queste qualità le sta esplicitando sempre di più, per cui a
nessuno di quelli che in passato lo votarono può sfuggire il fatto che la sua
unica mira è vincere e accentrare potere nelle sue mani, senza regole, ma
basandosi su quello che gli dice la testa.
Non gli basta più inveire sulla magistratura, che dice essere
cancro della democrazia (già per questo dovrebbe essere spiazzato), ora accusa i giornalisti di aver esercitato un
mezzo golpe facendo credere all'opinione pubblica che l’Italia era sull'orlo del baratro, mentre invece veleggiava benissimo su mari tranquilli.
Quindi
contro la magistratura, contro i giornalisti, contro il Presidente della
Repubblica, contro le lentezze del Parlamento, contro la Corte costituzionale, contro
le televisioni, insomma dovrebbe comandare, più che governare, soltanto lui, e
con questa strategia suicida dovrebbe poter vincere le elezioni? Non posso
crederlo.
Mi aspetto che nessuno che in passato ha votato diversamente
lo possa votare, e mi aspetto che chi in passato lo ha votato credendo alle sue
menzogne ora faccia scelte diverse.
Credo che nessuna campagna elettorale del passato ci abbia
immersi nella ricerca della verità e nella denuncia della menzogne come questa,
e nonostante parte dell’elettorato si ritrae essendosi stufato di questa
campagna fatta di accuse reciproche e di promesse infondate, un’altra parte
prende coscienza della delicatezza del momento e si impegna nel miglior modo
possibile per la speranza di raggiungere la meta di un governo che faccia dell’onestà
e del lavoro la base per dare un nuovo volto all'Italia.
E che i giornalisti abbiano il massimo della libertà di stampa, sempre.
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