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sabato 16 febbraio 2013

Se Berlusconi fosse diverso...



Se Berlusconi avesse usato un’altra strategia elettorale.
Proviamo a ricorrere alle nostre migliori possibili capacità visionarie e immaginiamo un Silvio Berlusconi che non fa cadere il governo Monti dopo 13 mesi, ma continua ad accompagnarlo per la fine naturale della legislatura.
Le elezioni sono indette per marzo e Berlusconi si fa vanto di aver determinato l’avvio del governo tecnico e di averlo sostenuto per tirar fuori l’Italia dal baratro in cui l’aveva confinata la crisi internazionale. Encomia il  prof. Monti  per l’ottimo lavoro svolto e condivide con il resto dell’Europa e con Obama la fiducia di una Italia che riprende vittoriosamente il cammino sotto la sua guida che riprende con immutato senso di responsabilità. 
Prenderà infatti come riferimento programmatico l’agenda del prof. Monti e incurante delle lamentele della sinistra che non vuole proseguire un cammino di sacrifici, promette una graduale ripresa e un alleggerimento delle condizioni onerose inflitte alla popolazione, promettendo una ripresa nel mercato del lavoro simile a quella che già si manifesta negli USA.
Accetta il fatto che Monti senta la spinta di entrare in politica e promette collaborazione con la sua lista civica, abbandonando definitivamente le urgenze della lega.
Anzi ha buon gioco a imputare a quest’ultima il mancato raggiungimento di alcuni obbiettivi nell’ultima legislatura. Il movimento di Grillo sarebbe molto più contenuto e ci sarebbero meno partiti più o meno stravaganti.

Credo che se così fosse, NON potremmo scrollarci di dosso Berlusconi/Alfano per i prossimi cinque anni, rinnovamento addio, porcellum apparentemente variato  ma non sostanzialmente, tutti i giochi rimandati al 2018.

Per fortuna S.B. è molto diverso, condanna Monti, la magistratura, i comunisti, mette in imbarazzo le donne, depreca i 13 mesi di Monti assumendosi il mea culpa per aver sbagliato e aver rischiato il golpe. E poi fa una quantità  di promesse irrealizzabili, si contraddice, si fa deprecare dagli altri stati europei, trasmette  solo odio e distruttività.
Per fortuna! Perché in questo modo ce lo toglieremo dalla scena politica e potremo andare avanti fra mille casini, ma anche con la speranza di una svolta che ci faccia respirare più democrazia e più giustizia.

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