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sabato 9 febbraio 2013

La protezione dei fuori legge.




Il condono tombale è già una frase che fa venire i brividi al solo sentirla pronunciare, se poi ci mettiamo anche la parola edilizia come ha fatto Berlusconi, ancora peggio.
Si, perché gira e rigira gli aiuti finanziari li dovremmo attingere sempre o dagli evasori o da chi è in situazione di illegalità, favorendoli.
Come dire: tutto quello che hai fatto era illegale,  ma grazie a me, e al voto che tu mi dai, diventa legale. Pagherai pochissimo a fronte di una bella lavata di faccia che ti farà circolare a testa alta fra gli onesti del tuo paese.
Naturalmente questo avviene perché l’aspirante Presidente del Consiglio  fa tutto per il bene del Paese. Purtroppo ha la sfortuna…di essere circondato e avversato da comunisti che cercano di soffocare sul nascere le sue ottime idee, e di riportare il bolscevismo in Italia(!).
Io sono convinto che nel PDL ci sia una parte più o meno numerosa che vorrebbe essere paladina di una sana destra liberista, capace di alternarsi idealmente a una sinistra operosa e democratica quale dovrebbe essere quella che oggi abbiamo in campo. E’ quella parte, ne sono certo, che vive con serio sconcerto e imbarazzo la sequela del Capo e che avrebbe preferito un nuovo assetto nel ventaglio destra-sinistra. Voglio dire che questo tipo di campagna elettorale dove l’unico successo di Berlusconi e’ quello di far parlare di sé, scandalizzando quanto più gente possibile, non porta fortuna a nessuno.
Qualche tempo fa disse che solo i coglioni possono votare schieramenti contrari al suo partito, e molti si dichiaravano orgogliosamente coglioni.
Adesso, mentre Tremonti ha definito scimmiette gli italiani che corrono dietro alle noccioline che graziosamente vengono lanciate, il Cavaliere, ospite di Leader, intervistato da Lucia Annunziata, afferma che gli italiani devono imparare a votare.
Questa secondo me è un’offesa al popolo sovrano.
Un’offesa abbastanza pesante che la dice tutta sul concetto che lui ha della gente italiana e come cerchi di dividerla in buoni e cattivi, in berlusconiani e comunisti.
La litigiosità anziché diminuire come sarebbe auspicabile, aumenta dopo le elezioni, ed è per questo che si è dovuto invocare un governo tecnico, per l’incapacità di auto regolarsi e di procedere insieme in momenti di estrema difficoltà per le sorti dell’Italia.
Che ce ne facciamo di un governo che non ci sa accompagnare nelle difficoltà emergenti e che deve chiedere aiuto a dei tecnici? 

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