Potevamo aspettarci le reazioni di Silvio Berlusconi a
questa confluenza di provvedimenti giudiziari che, come normalmente avviene,
lui e Maroni definiscono provvedimenti a orologeria da parte dei giudici
comunisti in vista del giorno elettorale.
Oggi con tristezza dobbiamo constatare che fra i valori da
abbattere include quello della legalità. La legge non deve produrre effetti in
tutte le circostanze. Le tangenti, anche se la legge le vieta, devono essere
accettate come un normale modo di fare affari con alcuni paesi dove così fan tutte e quindi non dobbiamo
essere da meno per non mettere in difficoltà l’industria italiana.
Per cui mi domando: che ci sforziamo a fare nel promettere
al popolo una legge anticorruzione più severa se poi dovrebbe vigere un etica
berlusconiana di tolleranza e accettazione del sistema?
Allora anche il pizzo potrebbe essere considerato una
salvaguardia dell’economia nazionale e dovrebbe essere accettata senza farsi
troppi problemi. Se tanto mi da tanto…
Accettare un principio sbagliato è sempre pericoloso perché
le implicazioni a volte sono imprevedibili e possono andare oltre le stesse
intenzioni iniziali.
Mi permetto di osservare che con il diffondersi di questa mentalità
ordinariamente chiamata berlusconismo, gli scandali sono aumentati a dismisura,
e dal finanziamento illecito dei partiti della prima repubblica, siamo passati
al depauperamento sistematico di quella parte d’Italia che non fa parte dei
furbi e che si identifica sempre più in
un movimento di protesta quale è quello di Grillo, che si alimenta a più non posso di antiberlusconismo.
Mi chiedo spesso perché non dobbiamo avere una democrazia
imperniata su un centrodestra e un centrosinistra normali, a somiglianza di
quel che avviene negli Stati Uniti e in tanti altri paesi che riflettono lo
stesso modo di vedere. Perché dobbiamo continuare a sorbirci l’anomalia?
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