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venerdì 28 gennaio 2011

Questa non è politica!




E sfido che il 40% degli elettori è indeciso e in caso di elezioni non saprebbe cosa votare!

Abbiamo un centro destra che invece di avere delle linee politiche precise e orientate moderatamente a destra è arroccato sulla difesa del Presidente che pretende di camminare per la sua strada , facendo quel che gli pare , programmando una dimostrazione di piazza contro i magistrati, disposto ad obbedire soltanto ai suoi avvocati, piuttosto che alle richieste del ruolo che gli è stato attribuito nel 2008. Onorevole viene interpellato Berlusconi come tutti gli altri parlamentari. Ma che cosa significa questa parola se non che una persona che ha deciso di dedicare il suo tempo e le sue energie all’interesse della cosa pubblica, è una persona che si distingue da chi si arrabatta nel suo privato per un livello di vita moralmente superiore ed encomiabile sotto un punto di vista morale?
Non sarà vero, per carità, ma l’impressione che dà questo presidente è che lui è generoso e si occupa del bene di persone bisognose e ambiziose al momento in cui queste sono ragazze belle ed esteticamente gradevoli e che sono disposte a dargliela. Anche la  mamma di una ragazza che gliela avrebbe data, può avere l’onore di parlare con l’onorevole ed essere rassicurata per un futuro interessamento (Vedi AnnoZero di ieri). Qualcuno dovrebbe dirgli che non è questo l’interesse per la cosa pubblica. Questa è solo gestione della sua vita privata ornata di vizi (bunga bunga) e virtù (n.p.).

Abbiamo un centro sinistra che invece di avere delle linee politiche precise e orientate moderatamente a sinistra è arroccato sulla proclamazione della necessità che Berlusconi faccia un passo indietro, si dimetta e restituisca le urne a 60 milioni di italiani. Proclamazione ridicola che fa appello al senso di dignità del Presidente e che quindi non può che cadere nel vuoto.  
Certo nel DNA di Berlusconi non è contemplata l’eutanasia!

Altra possibilità abbastanza nuova è il centro di Fini, Casini, Rutelli. Chi farà questa scelta così viziata dalla sfiga, ma non solo, di Gianfranco Fini?
Ancora oggi mi domando perché contestualmente al manifesto di Bastia Umbra non diede lui stesso le dimissione da Presidente della Camera, per dedicarsi anima e corpo in prima persona alla sua nuova creatura politica, Futuro e Libertà, piuttosto che limitarsi a chiedere le dimissione del Presidente del Consiglio? Da allora è iniziato un tiro alla fune che dura tutt’oggi e  il ridicolo affair della casa di Montecarlo, difeso malissimo, rischia di sommergere la carriera politica di uno dei più quotati statisti del passato. Come ha potuto dichiarare pubblicamente: Se la casa è di Tulliani dò le dimissioni? Un appartamento di 50 mq, completamente sgarrupato, bisognoso di interventi importanti che valore poteva avere? Anziché fare leva su questo, S.Lucia ci ha visto lungo, e ora vedremo l’epilogo.
E poi unirsi a Casini per alzare il morale dei suoi compagni un po’ demoralizzati per il controesodo di alcuni e il mancato abbattimento del PDL e dichiarare prima del voto di sfiducia: adesso siamo all’opposizione.
Insomma Fini che era l’unico a poter togliere il comando a Berlusconi e restituirlo alle urne ha commesso molti errori e non si potrà fare molto affidamento su di lui.

Non ci rimane molto, a parte Grillo e i Radicali. O il nulla. E questo nulla sarà il risultato di una nuova maggioranza, indefinibile, a rendere ancora più precarie le prospettive di nuove elezioni.



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