La vicenda cosiddetta del Rubygate ha ulteriormente diviso l’Italia di chi ha ancora voglia di pensare al governo fra innocentisti e colpevolisti.
Gli innocentisti ragionano così. Silvio Berlusconi è un grande Presidente del Consiglio, ha fatto per l’Italia quello che nessuno fino alla sua discesa in campo era mai riuscito a fare, tutti gli oppositori sono in mala fede e ne vogliono la rovina, succeda quel che succede, per invidia e incapacità.
Come Gulliver per la sua enorme statura, non poteva essere immobilizzato da un esercito di piccoli uomini, così Silvio Berlusconi non può essere immobilizzato dalle forze congiunte dell’opposizione e della magistratura. Per cui gli innocentisti hanno questo credo:
Da quando è sceso in politica Silvio Berlusconi viene bersagliato con armi improprie.
Dopo tanti tentativi di coinvolgerlo in questioni di mafia, visto che non hanno funzionato si riprova a colpevolizzarlo con bugie sulla sua vita privata , che non è una vita orgiastica ma perfettamente normale e misurata, tagliata sul senso estetico della sua raffinata sensibilità.
L’amicizia con la bambina Noemi era un’amicizia con lei e la famiglia di lei assolutamente priva di qualsiasi risvolto sessuale.
Non ha mai pagato donne per sesso, tanto meno la D’Addario che era stata pagata a sua insaputa da Tarantino e che poi risultò con sua sorpresa e disappunto essere una escort.
Aver intercettato le persone coinvolte nel giro di amicizie del premier, in particolare ragazze bisognose di aiuto che lui generosamente aiutava ha portato alla diffusione di un sacco di bugie che maliziosamente i PM comunisti portano come prova de suoi comportamenti scorretti.
Le conversazioni tra Fede e Lele, le testimonianze di Nadia, la telefonata in questura per “chiedere informazioni su Ruby” vista in una luce concussoria, le implicazioni della Minetti, vittima a sua volta di sciacallaggio politico, il grande polverone mediatico, tutte bugie frutto della volontà non solo di scalzare il premier, ma anche di sovvertire l’ordine democratico.
Naturalmente non ha senso di parlare di colpevolezza se non c’è una sentenza che la affermi. Ciò nonostante i colpevolisti ci sono e non si appellano tanto al fatto che siano stati commessi dei reati, quanto al fatto che l’onore e la disciplina richiesti dalla funzione di Presidente del Consiglio sono stati violati. L’articolo 54 della Costituzione docet.
Per loro la magistratura è da tempo sotto attacco di Berlusconi, l’operato dei PM è limpido e indipendente da qualunque pressione esterna, e poiché tutti i fatti addebitati al premier, anche quelli non catalogabili come reati sono incompatibili con la carica di Capo del Governo, e su tante testimonianze qualcosa di vero ci deve essere, piuttosto che aspettare l’eventuale assoluzione dai reati, che precederebbe la cancellazione di ogni accusa, meglio ottenere le dimissioni subito e la fine del turbamento.
La crisi di sistema si radicalizza sempre di più, i linguaggi sono sempre più contrapposti e irrigiditi in una incomunicabilità che da acuta sta diventando tristemente cronica.
La Santanché in Anno zero si è battuta come una leonessa persino contro una poliziotta che semplicemente affermava cose che derivavano dalla sua esperienza e conoscenza dei colleghi delle scorte, i quali malvolentieri sono costretti ad accettare di accompagnare con le macchine blu le ragazze che dopo i festini ad Arcore devono tornare alla loro dimora. Per azzittirla l’ha minacciata di deferirla ai superiori.
Mentre lasciamo che innocentisti e colpevolisti trovino il modo di mettersi d’accordo, magari con l’aiuto della CEI, voglio terminare con qualche flash sulla Santanché, cominciando col dire che questo non è il suo cognome, ma quello del marito lasciato dopo 10 anni di matrimonio con annullamento del matrimonio stesso presso la Sacra Rota. Quel cognome continua a usarlo in politica perché più prestigioso essendo l’ex marito un valente chirurgo di fama internazionale.
Nel febbraio del 2009 affermava:
Il 9 aprile polemizzando col leader del PdL, ha sostenuto che :
Febbraio 2010 la capitolazione, almeno in termini politici, e diventa la più fiera e combattiva tigre al servizio del Presidente.
Nel Popolo della Libertà (febbraio 2010)
Il 24 febbraio il movimento della Santanché si federa con il PdL e, pur assenza di rappresentanza parlamentare, la sua leader il 1º marzo entra nel governo Berlusconi IV come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo[32], nomina che ha suscitato mugugni e polemiche all'interno del centrodestra[2].
«Credo che Berlusconi gradirebbe molto avermi con lui. Il problema è che io non sono in vendita», ha aggiunto. « Berlusconi mi ha fatto diversi regali: braccialetti, collane e pensieri vari in occasione delle festività e dei miei compleanni», ha reso noto la candidata primo ministro. «È un uomo generoso e attento alle persone, ce ne sono pochi come lui. Tra noi c'è ancora amicizia. Per una donna di destra questo è un valore molto importante, ma purtroppo Silvio ormai è caduto nel teatrino della politica. E per questo sono molto delusa e inoltre il suo programma è inattuabile».
http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_29/santanche_intervista_9ac970ac-e6f5-11dc-84b2-0003ba99c667.shtml
Nella prima delle due affermazione riescono gli stessi temi delle ragazze del bunga bunga. Berlusconi cerca invano di attirarla con regali di braccialetti, collane e altro. Si fa notare da lei come persona generosa e attenta agli altri però:
ROMA - Ancora un botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e Daniela Santanchè. «Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do...» ha detto la candidata premier de La Destra, interpellata dai cronisti a Montecitorio, replicando alle parole del Cavaliere che nel corso della registrazione della puntata di Omnibus aveva detto che l'esponente di An non è altro che «quella destra Billionaire che cerca di portarci i voti ma che fa soltanto il gioco della sinistra».
Afferma nel marzo 2008: "Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali" e "Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare". |Daniela Santanchè, 26 marzo 2008 [31]Febbraio 2010 la capitolazione, almeno in termini politici, e diventa la più fiera e combattiva tigre al servizio del Presidente.
Nel Popolo della Libertà (febbraio 2010)
Il 24 febbraio il movimento della Santanché si federa con il PdL e, pur assenza di rappresentanza parlamentare, la sua leader il 1º marzo entra nel governo Berlusconi IV come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo[32], nomina che ha suscitato mugugni e polemiche all'interno del centrodestra[2].
( Le informazioni sono attinte da Wikipedia)
Nessun commento:
Posta un commento