Prendere posizione contro le violenze nelle dimostrazioni di studenti cui partecipano anche altri gruppi facenti parte del mondo della scuola è diventato dovere civico condiviso da tutti. Bruciare le auto della polizia o i bancomat non serve a sostenere le proprie ragioni. Le proprie ragioni si sostengono con il dialogo e il contraddittorio democratico.
Questo ci fa mettere da parte i problemi da cui scaturiscono queste azioni violente e disperate e ci fa pensare che in fondo si sta parlando degli interessi di una piccola parte del popolo che invece di continuare a studiare e a fare il proprio dovere in tranquillità, si lancia alla contestazione dei poteri pubblici.
Noi non dovremmo mettere da parte quei problemi perché coinvolgono pesantemente tutto il sistema Italia e il suo sfilacciamento in un futuro prossimo, molto prossimo.
In nome del quieto vivere siamo rassegnati al fatto che i nostri giovani giungano a ottenere degli attestati che in un percorso dequalificante di preparazione rimarranno testimonianza di aver speso un certo numero di anni a mantenere un corpo morto, quello della pubblica istruzione.
Il lavoro che troveranno non corrisponderà alla qualificazione ottenuta e non sarà neanche un vero lavoro in quanto il lavoro nero continua a crescere per i giovani così come per gli immigrati nel campo della manovalanza. Questo significa niente contributi INPS e pensioni quasi nulle per il futuro. Il mercato del lavoro nero è diffuso nelle imprese mafiose e poiché non sempre è possibile conoscerne la matrice, avverrà che lo Stato, privato sempre più delle tasse necessarie a fornire servizi ai cittadini, anche dalla fonte privilegiata che è il lavoro dipendente, dovrà sempre più limitare quei servizi che più facilmente potranno essere forniti dalle mafie, insieme a droga e protezione. Le mafie in futuro potrebbero essere in grado anche di fornire un servizio sanitario alternativo a prezzi concorrenziali, purché l’uso della droga continui ad essere al centro dei bisogni di molti. Le necessità di persone altamente qualificate in campo ingegneristico e medico saranno sempre più coperte da persone valide provenienti dall’estero e in particolare dalla Cina.
Come è noto i fabbisogni del futuro saranno specialmente orientati al campo delle energie alternative.
Lo Stato cercherà di utilizzare la massima parte dei suoi introiti per la sicurezza e per l’amministrazione che nel frattempo si allargherà ulteriormente per consentire ai fedeli del regime posizioni di benessere nell’ambito dello Stato .
Fantasia? Non è un quadro rassicurante, lo ammetto, ma proprio per questo dovremmo tenere gli occhi aperti su quei segnali d’allarme che potrebbero comportare un vero e proprio blocco nello sviluppo futuro del nostro Paese.
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