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giovedì 16 dicembre 2010

La democrazia di Berlusconi


Da Wikipedia:
Il muscolo antagonista è quel muscolo che si oppone al movimento di cui è diretto responsabile il muscolo agonista. I muscoli agonista e antagonista sono i due tipi di muscolatura antigravitaria, che governa l’equilibrio e consente la corretta postura.

In una democrazia bipolarista dovrebbe sussistere lo stesso tipo di relazione fra maggioranza e opposizione. Questo permetterebbe alla maggioranza di ottimizzare la sua azione di governo e all’opposizione di dare quel contributo che rende accettabili i provvedimenti presi.
Se i muscoli agonisti e gli antagonisti dovessero guerreggiare fra loro per la pazzesca volontà per l’uno di sopprimere l’altro, insorgerebbe una malattia. Questa malattia in politica non è altro che l’autoritarismo che tende a demolire sempre più la democrazia , a svuotarla del reale significato costruttivo e a instaurare un regime che piuttosto d’imporsi con la tirannide, s’impone con la cattura del consenso, grazie a tranelli e imbrogli basati sulla fantasia del leader.

Il 14 dicembre in parlamento ha vinto l’autoritarismo contro la democrazia. Ha vinto una battaglia per ora, in seguito l’autoritarismo potrebbe affermarsi sempre di più.

Silvio Berlusconi è stato sempre contrario ai partiti e Grillo quando afferma che i partiti sono obsoleti, gli dà ragione e rema nella stessa direzione nonostante si creda il contrario.

Silvio Berlusconi ha chiamato il suo raggruppamento Popolo della libertà e non Partito della Libertà.
Per lui i protagonisti della politica sono gli attori del teatrino dove ognuno tiene al proprio partito o partitino e ostacola gli altri in una diatriba infinita che impedisce di attuare il fare. Viceversa il fare è il nocciolo del berlusconismo. Dietro questa parola si nasconde l’autoritarismo, è evidente.
Lui ha bisogno di più autorità, per fare ciò che vuole , che teoricamente è il bene del Paese, anche se a modo suo, ma più spesso serve a conciliare il bene del Paese con gli interessi del suo impero economico.

Ha iniziato ora una nuova fase di sgretolamento dei partiti che consiste nel fatto di attirare al suo popolo parlamentari di qualsiasi formazione politica, svuotando il più possibile i rispettivi partiti di cui, a cose fatte,  lascerebbe la carcassa vuota.
Dal momento che questa tecnica ha funzionato così bene per vincere sulla sfiducia, nel giro di pochi giorni, perché non dovrebbe funzionare altrettanto bene nella sua continuazione?
Le folgorazioni sulla via di Damasco potrebbero susseguirsi in un atmosfera d’incanto. E’ vero che si dice che è stato attuato il mercato delle vacche, che i prezzi si aggiravano sui tre o quattrocento euro, che qualcuno ha parlato di minacce intimidatorie. Tutte voci comuniste naturalmente che i giornali amplificano...!
Tanto ora si apre una lotteria  per riempire i posti al governo, quei posti lasciati vacanti dai poveri finiani, protagonisti mancati di un cambiamento epocale. E questo è l’ultima espressione del fare, poi ce ne saranno altre…
Un risveglio dei muscoli antagonisti e cioè dell’opposizione è veramente essenziale oggi per non lasciare che il berlusconismo sovverta definitivamente il gioco della democrazia. Questo risveglio non dovrebbe essere redarguire, indignarsi, stigmatizzare, appellarsi ai cardinali, rimpiangere  la politica del passato, litigare per il leader alternativo e altre amenità del genere.
Il risveglio dell’opposizione  è prendere atto del modello democratico del berlusconismo che democratico non è, e proporre al popolo italiano un modello alternativo di democrazia che sia veramente di partecipazione popolare e che sia veramente democratico. La gente deve essere attirata da un modello organizzato di ciò che veramente vuole.
Oggi il modello organizzato è solo il berlusconismo e questo, nonostante le evidenti falle, offre rassicurazione e garanzia di continuità.
Il modello organizzato alternativo dovrebbe garantire un maggior benessere e una maggior giustizia distributiva, basata su una strategia di sviluppo reale e non fatto di chiacchiere e propaganda come ciò che ci circonda.
Dobbiamo credere in un nuovo progetto, perché è possibile, ci vuole testa e …attributi!



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