Eccoci qua! Ancora una volta siamo chiamati a mettere da
parte i problemi del paese e a dare la priorità alla difesa di un uomo solo e
triste che, sentendosi giudicato ingiustamente dalla magistratura, vuole nuove
elezioni.
E possiamo giurarci che farà tutto quanto è in suo potere
per ottenerle. Ancora una volta in primo piano i suoi interessi privati, se non
può fare leggi ad personam cercherà di fare elezioni ad personam.
Con la speranza che ha di suscitare un vento di indignazione
che gli consenta di vincere e di fare delle leggi toste contro i giudici, da
lui classificati come nemici della Repubblica e cancro della democrazia (quale?).
Le sofferenze degli italiani, il lavoro che manca, le
imprese che chiudono, la gente che si
suicida, tutto passa in secondo piano davanti alla sete di vendetta
contro i giudici che sarebbero rei di aderire al PD e di far emergere la
vittoria di questo partito attraverso gli intrighi della magistratura.
La confusione mentale degli esponenti del PDL emerge
sovrana, mentre Grillo cerca di introdurre un concetto pulito di democrazia e
il PD cerca di superare vecchi errori strategici che ne frenano la vittoria. Il
PDL che fino a ieri perorava un governo di larghe intese, ora, per le
vicissitudini dell’ ex-premier, vuole rigiocarsi una rivincita che costerebbe
moltissimo agli italiani.
Costerebbe non solo in termini di spese elettorali, ma anche
in termini di freno alle energie pulite
che stanno emergendo dal popolo, attraverso il M5S e la parte di PD che sta
lavorando per un rinnovamento radicale della sinistra italiana.
Mi auguro che tutte le forze in campo facciano il possibile per evitare nuove elezioni che, senza passare per una nuova legge elettorale, non farebbero che riaffermare la confusione che stiamo vivendo.
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